Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: i consigli di Federcarni

I consigli di uno dei nostri esperti macellai per ridurre lo spreco di carne

In occasione delle Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare abbiamo chiesto a Ilario Lui, macellaio esperto di Federcarni, di fornirci dei consigli utili a ridurre lo spreco di carne e a risparmiare in cucina.

Come combattere lo spreco alimentare. I consigli di Federcarni

Lo spreco alimentare è un problema che coinvolge sia la filiera alimentare sia i consumatori finali.

Anche il settore della macelleria è sensibile alla questione. E’ infatti nell’interesse dei macellai e dei consumatori apportare semplici accorgimenti affinché il rischio di spreco alimentare venga scongiurato.

Secondo Ilario Lui “Lo spreco alimentare nel settore è un fenomeno che va combattuto in tre diverse fasi : la fase di vendita in bottega, la fase di utilizzo della carne in cucina e la fase di corretta conservazione della carne”.

Questo fenomeno, quindi, va combattuto a tutto tondo a partire dalla fase di vendita in bottega.

Quando il consumatore viene in macelleria bisogna prestare attenzione alle sue esigenze e alle sue richieste: le quantità chieste dal cliente devono essere rispettate senza eccedere nelle dosi.

Il macellaio deve innanzitutto preoccuparsi di vendere sempre prodotti che siano freschi e di qualità, e non pensare unicamente al profitto.

Per quanto riguarda la fase di utilizzo della carne bisogna istruire il consumatore all’impiego di tutte le parti dell’animale in cucina, compresi i cosiddetti materiali “di scarto”, che in realtà di scarto non sono perchè  fanno parte della tradizione gastronomica del nostro Paese.

Il quinto quarto, che tra l’altro è stato protagonista dello stand Federcarni allo Street Food Technology a Piacenza Expo, raggruppa tutto ciò che non fa parte dei quattro tagli nobili dell’animale: ossa, frattaglie, interiora, zampette e ogni scarto che sia commestibile, dal muso alla coda.

Il macellaio deve mettere la sua conoscenza al servizio del consumatore consigliando le corrette modalità di utilizzo dei suddetti materiali.

Altrettanto importante è la fase di conservazione degli alimenti: la data di scadenza di un alimento, a maggior ragione se si tratta di carne, è valida soltanto quando l’alimento è conservato correttamente.

Anche in questa fase il macellaio deve servirsi della sua professionalità ed esperienza per educare il consumatore alle corrette modalità di conservazione della carne, in modo che niente venga buttato e sprecato.

La giornata di prevenzione dello spreco alimentare

La giornata di prevenzione dello spreco alimentare è stata istituita il 5 febbraio 2014 in Italia.

La giornata nasce da un’idea del Ministero dell’ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e l’ Università di Bologna – Distal per sensibilizzare le persone sul tema dello spreco alimentare.

Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione di questa ricorrenza, sette italiani su dieci nell’ultimo anno hanno diminuito gli sprechi alimentari, adottando strategie che vanno dal consumo degli avanzi al prestare una maggiore attenzione alla data di scadenza.

Per approfondire: Giornata contro lo spreco alimentare

Sono in crescita anche la richiesta della cosiddetta doggy bag al ristorante e la pratica della spesa di prodotti a chilometro zero, beni alimentari più freschi che durano di più.

Nonostante la crescente attenzione il problema resta comunque rilevante.

Gli sprechi domestici rappresentano ben il 54% del totale, superando quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%).

Lo spreco di cibo nelle case degli italiani ammonta ancora a circa 36 kg all’anno pro capite secondo Waste Watcher, il primo osservatorio nazionale sugli sprechi.

Tra gli alimenti più colpiti spiccano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

Conclusioni

Nonostante ci sia ancora molta strada da fare, in macelleria si attua una politica di lotta allo spreco che è assolutamente efficace: il grasso e le ossa vengono raccolte e riutilizzate nell’industria alimentare, così come le parti “meno nobili” che vengono reimpiegate in gustose ricette della tradizione regionale italiana.

Margini di miglioramento ci sono senz’altro dal lato dei consumatori, che la nostra categoria può certamente aiutare nell’abitudine a un consumo responsabile del cibo, anche dal punto di vista economico e ambientale.

 

Carne
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