Rinnovo cariche Macellai tradizionali Federcarni Confcommercio della provincia di Cuneo, confermato Chiaffredo “Dino” Ciancia, vice Gianni Gallo, Walter Bessone e Gianni Spada

Ciancia, “l’esperienza e la professionalità del Macellaio tradizionale, valore aggiunto al prestigio della carne di qualità”

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Il Sindacato dei Macellai tradizionali Federcarni-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo ha rinnovato le proprie cariche sociali confermando alla presidenza Chiaffredo “Dino” Ciancia di Savigliano, che sarà affiancato dai vice Gianni Gallo di Bra in qualità di vicario, Walter Bessone di Mondovì e Gianni Spada di Cuneo

Durante il Consiglio, tenutosi alla presenza di Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo e di Marco Manfrinato, Segretario generale Confcommercio, sono state esaminate le problematiche emerse negli ultimi anni.

“Un ringraziamento ai colleghi del Consiglio direttivo – interviene Dino Ciancia, neo confermato presidente del Sindacato dei Macellai tradizionali Federcarni-Confcommercio della provincia di Cuneo – per il riscontro di fiducia ricevuto, con i quali ho condiviso un mandato e con i quali intendo proseguire l’attività sindacale focalizzandola su alcuni obiettivi ben precisi: la valorizzazione della nostra esperienza dietro al bancone e la profonda conoscenza dei tagli della carne, anche attraverso una nuova stagione di sviluppo del marchio “Macellai tradizionali della provincia di Cuneo”, un confronto costruttivo con le aziende che svolgono la raccolta e lo smaltimento degli scarti di macellazione che costituisce un costo importante per le nostre aziende ed anche con le associazioni degli allevatori, nostri fornitori di fiducia”.

“Il settore del commercio della carne fresca – precisa Ciancia – non ha dovuto chiudere nelle fasi più acute della pandemia, ma ha comunque sofferto di una drastica riduzione del potere di acquisto delle famiglie”.

“Vorrei ricordare che nelle Macellerie tradizionali il Consumatore trova persone qualificate con grande esperienza, capaci di riconoscere già nell’animale vivo tutte le migliori qualità della carne e pronte a mettere a disposizione tutta la propria professionalità”.

“La questione spinosa – sottolinea Dino Ciancia – che coinvolge tutti i macellai tradizionali è quella dei costi che le nostre aziende devono sopportare per la raccolta e lo smaltimento degli scarti di macellazione di ossa, grasso e del mercato delle pelli, il cui prezzo è crollato durante la pandemia. Dovrà essere attivato un confronto costruttivo con i raccoglitori degli scarti ed i commercianti delle pelli per trovare una soluzione a queste tematiche”. 

 

Il marchio di qualità “Macellai tradizionali della provincia di Cuneo”, di proprietà di Confcommercio provinciale, è stata un’interessante intuizione dell’ultimo quinquennio, in quanto permette agli aderenti, attraverso la sua esposizione in vetrina e sul banco frigo, di valorizzare la propria esperienza e professionalità e, inoltre, di poter effettuare l’etichettatura volontaria in collaborazione con Asprocarne.

“Il Sindacato dei Macellai tradizionali Federcarni – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – è una nostra componente storica; Dino Ciancia e la sua squadra sapranno affrontare le sfide che li attendono a difesa di uno dei tesori della Granda, la carne di qualità”.

Il nuovo Consiglio Direttivo è completato da Alessandro Arborino, Daniele Garelli, Claudio Giuliano per la zona cuneese, Flavio Tomatis e Marco Torta per l’albese, Adriano Fissore e Tommaso Testa per il braidese, Massimo Favole per l’area carruccese, Fiorenzo Gonella per il cebano, Giuseppe Olivero per l’area doglianese, Giovanni Barale e Diego Bertolino per il monregalese e Roberto Margaria ed Antonio Spertino per il saluzzese.

Il Sindacato Macellai tradizionali Federcarni-Confcommercio della provincia di Cuneo esprime un sentito ringraziamento ai colleghi in quiescenza che periodicamente partecipano in qualità di esperti nelle giurie delle Fiere di Cuneo, Carrù e Bra.

“Il settore del commercio delle carni fresche – conclude Chiapella – è strategico ed è un’eccellenza della nostra enogastronomia, che va sostenuta e difesa, a tutela di un’intera filiera nella quale i nostri Macellai sono la rappresentazione della professionalità e qualità verso il Consumatore”.

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